Rapporto coi genitori, come migliorarlo in 5 mosse psicologiche


Chi li sopporta questi genitori malefici, con i quali non si riescono a stabilire dei rapporti sani collaborativi? nelle famiglie ci sono una serie di problemi…

come possiamo fare per migliorare i rapporti con i genitori?

5 strumenti potenti per riuscire a migliorare almeno un po' la relazione con i genitori.

Queste sono indicazioni di massima, bisogna vedere situazione per situazione. È molto diverso se sei un adolescente piuttosto che se hai 40 anni e hai un rapporto conflittuale con tuo padre con tua madre.
Diciamo che, in linea di massima, è necessario uno svincolo anche da un punto di vista emotivo e pratico dai genitori. Intorno ai 18-20 anni sarebbe il caso di cominciare a mettere il naso fuori casa perché, viceversa si creano delle condizioni malsane all'interno delle quali è facile la proliferazione batterica dei conflitti. Quando a 40 anni sei ancora a casa con tuo padre e con tua madre,  è già una condizione di per sé che espone ad una conflittualità elevata.


1. il primo consiglio che posso darti è una comunicazione aperta assertiva

Questo vuol dire riuscire a parlare in maniera schietta, sincera, senza alzare la voce.
Dire le cose in un certo modo facilita la possibilità di capirsi, viceversa iniziare a urlare l'uno contro l'altro non fa altro che peggiorare la situazione.

2. secondo consiglio è la comprensione emotiva

i tuoi genitori hanno il loro ruolo di genitore e tu hai il tuo ruolo di figlio/ di figlia. Quindi è normale che loro abbiano determinate aspettative su di te, si aspettino determinate cose.

Anche perché fanno parte di un'altra generazione rispetto alla tua, quindi è utile che tu capisca quali sono le loro aspettative e che comprendi emotivamente le loro emozioni.
Se ad esempio sono preoccupati, capisci la loro preoccupazione e non ti arrabbi per il fatto che loro siano preoccupati, ma piuttosto comprendi, cosa che non è semplice.

3.terzo consiglio è quello di sviluppare l'empatia

L'empatia è la capacità di mettersi nei panni dell'altro.
Qunici questo non significa che se tua madre dice che devi fare una cosa Tu la fai, Ma capisci il suo punto di vista e comprendi emotivamente il motivo per cui ti sta dicendo quella cosa. A meno che non hai una madre con seri problemi psicologici o addirittura psichiatrici. Allora lì va contestualizzato.

però viceversa capire, comprendere il punto di vista dell'altro e soprattutto le emozioni del genitore, può facilitare di gran lunga le cose.

4. quarto punto è il rispetto reciproco

Rispetto reciproco significa rivolgersi all'altro rispettando i confini.
Si tratta di tuo padre, si tratta di tua madre è utile il rispetto non solo nei loro confronti ma anche esigere e riuscire a ottenere il loro rispetto.

A volte è necessario, se vedi un fuoco allontanarti da quel fuoco e non buttartici dentro.
A volte il genitore, essendo un essere umano, può avere un atteggiamento comunicativo di tipo provocatorio e può provocarti in qualche modo per vedere la tua reazione. A volte non lo fa neanche consapevolmente.

Fai attenzione a non cadere dentro quella trappola e stabilisci dei sani confini che significa, per esempio, quando tuo padre e tua madre vengono a casa tua, devono prima avvisare e non piombare a casa tua come se nulla fosse.

5. quinto consiglio e il coinvolgimento attivo

cioè coinvolgere attivamente e chiedere loro di raccontarti qurli sono le loro esperienze, le loro motivazioni, cosa gli piace, informati un po' sui loro Hobby, sulle loro sulla loro vita.

Sostanzialmente questo attivo e autentico coinvolgimento, anche nella loro vita, può essere utile per rinsaldare un legame e per creare una buona base comunicativa ed emotiva.
Dato che, tutto sommato, i genitori non li scegliamo e non si scelgono neppure i figli. Abbiamo quel materiale e con quel materiale possiamo fare i conti.  

 

se ti fanno sentire sempre in colpa i veri colpevoli sono loro